Cima dell'Altare escursione nel Parco Nazionale della Maiella

Cima dell’Altare: la vetta segreta nel cuore della Majella

Cima dell’Altare 2542.

“Vette nascoste del Parco Nazionale della Maiella”


📍 Dove si trova Cima dell’Altare

La Cima dell’Altare, alta 2.542 m sul livello del mare, è una delle vette più suggestive del Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo. Sorge nel cuore del massiccio montuoso della Majella, sul versante occidentale, tra Monte Amaro (2.793 m) e Monte Macellaro. Affaccia sulle vallate che conducono a Fara San Martino, Taranta Peligna e la suggestiva Valle di Femmina Morta.


🏞️ Descrizione della vetta

Notevole per la sua conformazione solida e ghiaiosa, la Cima dell’Altare si erge con una forma tondeggiante, segnata da crinali e terrazzi panoramici. Salendo verso la vetta si attraversano ambienti d’alta quota, con sfasciumi glaciali, creste affilate e piccoli pianori montani come Piano Amaro. Il panorama è mozzafiato: dal blu del mare Adriatico all’orizzonte, alla valle carsica di Femmina Morta, fino alle altre cime della Majella. Nelle vicinanze della vetta è possibile incontrare branchi di Camoscio Appenninico.


🔄 Come raggiungerla: sentieri e punti di partenza

Partenza da Campo di Giove – sentiero P1/P

Base: Macchia di Secine, a 1.534 m, nei pressi di Campo di Giove

Sentiero P1: attraversa il versante Ovest fino al Fondo di Majella, risalita su fondo ghiaioso fino alla Forchetta di Majella (2.390 m) in circa 2 h 30 min 

Prosegue sul sentiero P verso la valle di Femmina Morta e Monte Macellaro, con tappa a Altare dello Stincone (2.413 m) e Grotta Canosa (2.604 m) 

Da qui, un piccolo tratto fuori sentiero, fino alla vetta della Cima dell’Altare (2.542 m)

Rientro: cresta panoramica, ritorno a Grotta Canosa e discesa lungo i sentieri fino al punto di partenza.

Dati indicativi

Lunghezza: 20–22 km (solo andata e ritorno)

Dislivello: circa 1.200–1.700 m .

Durata: 9–11 ore con soste

Difficoltà: grado EE/Esp – adatto solo a escursionisti esperti per tratti ghiaiosi, fuori sentiero e creste panoramiche.


🏕️ Alternative: itinerario ad anello da Lama dei Peligni o Valle di Taranta

Un percorso più articolato e ad anello parte da Lama dei Peligni – Valle di Taranta e include: Altare dello Stincone, cresta, Cima dell’Altare, anello torcendo attraverso Fonte Tarì, rientrando al parcheggio.
Caratteristiche: circa 25–30 km, dislivello fino a 2.250 m, durata 9–11 ore.


🎒 Attrezzatura indispensabile

Secondo normative del Parco e pratiche escursionistiche:

Zaino adeguato (capienza 30–40 l)

Scarponi robusti, impermeabili e con buona aderenza

Bastoncini da trekking per equilibrio su pietraie

Abbigliamento a strati (pile, giacca a vento, k‑way)

Cappello, guanti e occhiali da sole

Acqua (minimo 3 l) e cibo energetico (frutta secca, barrette)

Protezione solare (crema)

Accessori utili: binocolo, macchina fotografica, farmaci personali


🗓️ Periodo migliore per la salita

Estate e inizio autunno: da metà giugno a settembre; condizioni climatiche più favorevoli, meno neve.

Metà settembre: offre colori autunnali e cieli limpidi, ma con temperature più fresche e possibile clima instabile 

Evita inverno e primavera precoce, a meno che tu non sia un esperto di alpinismo invernale, perché la neve e i ghiacci rendono l’itinerario molto più difficile e pericoloso.


💡 Suggerimenti e sicurezza

Parti all’alba per evitare piogge pomeridiane e avere tempo per ogni tappa.

Esplora il tratto fuori sentiero con cautela, soprattutto sulla cresta tra grotta e vetta.

Controlla le previsioni meteo del PNMAI (Parco della Majella).

Escursione impegnativa: sconsigliata se non si ha esperienza.

Accompagnamento consigliato da guide esperte della zona.


🌿 Il fascino della vetta

La Cima dell’Altare incanta per le sue formazioni lunari e la vista impareggiabile. La flora alpina – stelle alpine, genziane – arricchisce il percorso; non è raro scorgere camosci.


✅ Conclusione

La salita alla Cima dell’Altare regala un’esperienza unica nella Majella: via panoramica, impegnativa, immersa nella natura selvaggia abruzzese. Solo per escursionisti esperti, l’itinerario combina paesaggi glaciali, creste aeree e panorami spettacolari. Segui i sentieri CAI (P1, P, H5…), porta materiale adeguato e scegli il periodo giusto. La vetta ti ricompenserà con viste sorprendenti e selvatiche emozioni.


Consigli Utili per l’Escursione

-Equipaggiamento Consigliato: Scarpe da trekking, abbigliamento a strati, giacca a vento, cappello, occhiali da sole, crema solare, borraccia, snack energetici e una mappa del percorso.​

-Periodo Consigliato: La stagione estiva è ideale per le escursioni, ma è possibile visitare la Fonte dei Pulcini anche in primavera e autunno, tenendo conto delle condizioni meteorologiche.​

-Sicurezza: È consigliabile percorrere i sentieri con una guida esperta, soprattutto se si è alle prime armi con il trekking in montagna.​

-Rispetto per l’Ambiente: Rispettare la natura, non lasciare rifiuti e seguire le indicazioni dei sentieri per preservare l’ecosistema locale.​


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Beatrice Gizzo 01/07/2025