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Valle di Fara San Martino “La porta della Majella”

Valle di Fara – Majella

“Tra le più lunghe d’Abruzzo”


Cos’è?

La Valle di Fara San Martino, spesso identificata con le Gole di Fara San Martino o il Vallone di Santo Spirito, è una delle aree più affascinanti dell’Abruzzo montano. Incorniciata nello spettacolare versante orientale della Majella, questa valle è compresa nella Riserva Naturale Statale Fara San Martino‑Palombaro, istituita nel 1983 e parte del Parco Nazionale della Majella en.wikipedia.org+13it.wikipedia.org+13maiellaescursioni.it+13. La valle distingue per la sua straordinaria geologia, biodiversità e per il valore storico‑culturale.


2. Origine geologica: un panorama scolpito dal tempo

Le profondità e la forma spettacolare delle gole sono il risultato dell’erosione operata dal torrente Verde su calcari del Cretacico (circa 100 M anni fa), in un processo carsico e fluviale protrattosi fino ai fenomeni glaciali delle ere successive maiellaescursioni.it+1it.wikivoyage.org+1.

Calcari del Cretaceo Inferiore: emergono pareti scoscese, cavernose e ricche di fossili marini, testimonianza dell’antichissimo mare che copriva la zona maiellaescursioni.it.

Erosione multipla: fluviale (il torrente Verde), carsica (formazione di grotte e inghiottitoi) e glaciale (in alta quota con altopiani e circhi) parcomajella.it+15vivigreen.eu+15carabinieri.it+15.

Caratteristiche topografiche: la valle raggiunge i 14 km con dislivelli da 450 m fino agli oltre 2700 m del Monte Amaro, suddivisa in tre sezioni geografiche – Gole, Vallone di Santo Spirito, Valle di Macchia Lunga e Valle Cannella agraria.org+3parcomajella.it+3it.wikivoyage.org+3.

2.1 Gole di Fara San Martino

Entrando dalle gole, il visitatore attraversa una “fenditura rocciosa”, profonda parete calcaree fino a 300 m, che creano un ambiente intimo e suggestivo vivigreen.eu.

2.2 Vallone di Santo Spirito & Valle di Macchia Lunga

Successivamente la valle si spalanca nel Vallone di Santo Spirito, dove si trovano i resti del Monastero di San Martino in Valle. Proseguendo, si entra nella Valle di Macchia Lunga, caratterizzata da faggete e pascoli en.wikipedia.org+13parcomajella.it+13it.wikipedia.org+13.

2.3 Valle Cannella e altopiani glaciali

Il tratto superiore culmina nella valle glaciale Cannella, con doline, inghiottitoi e altopiani a oltre 2.400 m, lascito delle glaciazioni carabinieri.it+2it.wikivoyage.org+2vivigreen.eu+2.


3. Flora: la biodiversità vegetale in fasce altitudinali

La Riserva ospita un mosaico di quattro fasce vegetazionali legate a estensione altimetrica e clima vivigreen.eu+3rgpbio.it+3carabinieri.it+3:

3.1 Bosco misto termoxerofilo (450–1.200 m)

  • Quercus pubescens (roverella), Ostrya carpinifolia (carpino nero), Fraxinus ornus (orniello), Acer obtusatum e Carpinus orientalis vivigreen.eu+2rgpbio.it+2carabinieri.it+2.

  • Sottofusto con Hepatica nobilis, Mycelis muralis, Daphne laureola, Digitalis micrantha.

3.2 Faggete (1.000–1.800 m)

  • Fagus sylvatica in forme termofile e microterme.

  • Specie quali Taxus baccata (tasso), Ilex aquifolium, Luzula sylvatica, Sambucus nigra, Adenostyles alliariae, Actaea spicata rgpbio.it.

3.3 Praterie mesofile e xerofitiche (1.800–2.400 m)

  • Festuca robustifolia, Sesleria tenuifolia, Festuca macrathera.

  • Piante rare: Oxytropis pyrenaica, Vitaliana primuliflora ssp. praetutiana, Aubrieta columnae, Dryas octopetala rgpbio.it.

3.4 Tundra alpina (oltre 2.400 m)

  • Kobresia myosuroides, Silene acaulis, Saxifraga speciosa.

  • Rare: Leontopodium nivale, Artemisia petrosa ssp. eriantha, Papaver julicum, Valeriana saliunca rgpbio.it+1carabinieri.it+1.

3.5 Specie rupicole

  • Campanula fragilis subsp. cavolinii, Saxifraga lingulata, Potentilla caulescens, Minuartia graminifolia, Primula auricula.

  • Endemismi rari: Campanula tanfanii, Ptilotrichum cyclocarpum vivigreen.eu+4rgpbio.it+4it.wikipedia.org+4.

3.6 Specie di interesse comunitario e habitat protetti

Molti habitat tutelati secondo Direttiva Habitat UE: lande alpine (4060), formazioni erose rupicole (8210), faggeti con Taxus/Ilex (9210), ghiaioni (8120, 8130), praterie calcaree (6170) vivigreen.eu+5rgpbio.it+5carabinieri.it+5.

3.7 Flora segnalata (ulteriori specie)

  • Quercus ilex, Arbutus unedo, Pinus laricio/Pinus nigra, Caprifoglio peloso Lonicera xylosteum var. nigra, Cypripedium calceolus (Scarpetta di Venere), Aquilegia magellensis, Primula auricula, Genziana verna, Androsace mathildae, Soldanella minima ssp. samnitica, gentianelle, ginepro nano/sabino, ulivo selvatico, violette alpine it.wikivoyage.org+2carabinieri.it+2it.wikipedia.org+2.


4. Fauna: una ricchezza biologica straordinaria

La Riserva ospita oltre 120 specie di uccelli, numerosi mammiferi grandi e piccoli, anfibi, rettili e invertebrati parcomajella.it+8it.wikipedia.org+8carabinieri.it+8.

4.1 Mammiferi

  • Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), presente sporadicamente; lupo appenninico (Canis lupus) più frequente.

  • Rettili reintrodotti: capriolo (Capreolus capreolus), camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) rgpbio.it+6it.wikipedia.org+6carabinieri.it+6.

  • Altri carnivori: gatto selvatico (Felis silvestris), martora (Martes martes).

  • Roditori: arvicola delle nevi (Chionomys nivalis).

4.2 Avifauna

  • Rapaci: aquila reale (Aquila chrysaetos), falco pellegrino (Falco peregrinus), lanario (Falco biarmicus), astore (Accipiter gentilis).

  • Uccelli alpini e rupicoli: coturnice (Alectoris graeca, simbolo della riserva), picchio muraiolo, crociere (Loxia curvirostra), passera scopaiola, merlo dal collare, fringuello alpino, gracchio alpino e corallino, sordone, piviere tortolino (Eudromias morinellus) destinazionecostadeitrabocchi.it+4it.wikipedia.org+4carabinieri.it+4.

4.3 Rettile e anfibi

4.4 Invertebrati e endemismi

  • Insetti d’alta quota: coleotteri Trechus montis‑majellettae, ortotteri Podismini.

  • Scoperte recenti: farfalla Perizoma barrassoi nella Valle Cannella (>2.500 m) carabinieri.it+1parcomajella.it+1.


5. Storia e cultura: tra eremi, grotte e l’abbazia

5.1 Monastero di San Martino in Valle

Edificio benedettino tra IX–XV secolo, in rovina, riportato alla luce tra 2005 e 2009 filmcommission.regione.abruzzo.it+2parcomajella.it+2parcomajella.it+2.

Ben visibili i resti del campanile e della navata, oltre alle strutture annessed verso il vallone filmcommission.regione.abruzzo.it+1parcomajella.it+1.

Accesso attraverso le Gole, con l’antico cancello di difesa monastica filmcommission.regione.abruzzo.it.

5.2 Grotte e luoghi sacri

Numerose grotte usate da pastori e briganti, alcune divenute luoghi di culto, lungo Vallone di Santo Spirito e Macchia Lunga expedia.com+13agraria.org+13vivigreen.eu+13.

5.3 Insediamenti antichi

Presenza umana sin dall’Età del Bronzo, con tracce di frequentazione pastorale e religiosa agraria.org+1it.wikivoyage.org+1.

5.4 Comunità di Fara San Martino

Il borgo, inserito in questa cornice naturale, è noto come la “capitale mondiale della pasta” grazie ai pastifici De Cecco, Delverde, Cocco comunivirtuosi.org.

Cuore di tradizioni storiche, ben rappresentate anche dal vicino Museo Naturalistico‑Archeologico e dal Macaronium, museo delle arti e tradizioni locali parcomajella.it+2cultura.gov.it+2parcomajella.it+2.


6. Itinerari escursionistici e attività

6.1 Passeggiata alle Gole e al Monastero

Un percorso di circa 3 km (andata e ritorno), facile, con partenza dal parcheggio presso le sorgenti del Verde e arrivo ai resti dell’abbazia parcomajella.it+1filmcommission.regione.abruzzo.it+1.

6.2 Escursione al Monte Amaro via Vallone di Fara

Escursione lunga, impegnativa, per appassionati di alta montagna: si sale nel vallone e si punta al Monte Amaro (2.793 m), passando per altopiani e cascate .

6.3 Arrampicata nelle pareti delle Gole

Le gole offrono pareti calcaree (fino a 300 m) perfette per arrampicata sportiva ed esplorazione di grotte vivigreen.eu+1carabinieri.it+1.

6.4 Osservazione della fauna selvatica

Ad alta quota è possibile avvistare specie come la coturnice, il camoscio, il lupo e – con molta fortuna – l’orso marsicano. Per i birdwatcher, l’aquila reale e altri rapaci.

6.5 Visita al Museo Naturalistico

Situato in Piazzetta Municipio, illustra ambienti, grotte e specie della riserva, con pannelli multimediali, laboratori, foresteria e scaffalature scientifiche it.wikipedia.org+3destinazionecostadeitrabocchi.it+3it.wikivoyage.org+3cultura.gov.it.

6.6 Esperienze culturali legate alla pasta

Tour dei pastifici storici (De Cecco, Delverde, Cocco), con degustazioni e spigatura sulle differenti semole e tecniche tradizionali.


7. Conservazione e tutela ambientale

Riserva naturale orientata e Sito di Importanza Comunitaria (Direttiva Habitat 92/43/CEE), Zona Speciale di Protezione (Direttiva 79/409/CEE) vivigreen.eu+2it.wikipedia.org+2carabinieri.it+2.

Superficie circa 4.202 ha (42 km²) tra 450 e 2.795 m s.l.m. carabinieri.it+1vivigreen.eu+1.

La gestione vuole preservare habitat naturali per specie protette e rare.

Studi come quelli condotti da Università di Firenze hanno caratterizzato cespugli relitti di Pinus nigra carabinieri.it.


8. Suggerimenti utili per il visitatore

Periodo migliore: da primavera per fioriture alpine fino all’inizio dell’autunno.

Sentieri: da semplici passeggiate (Gole) a escursioni impegnative (Monte Amaro).

Abbigliamento: stratificato e adeguato all’escursione; scarpe da trekking, giacca vento, acqua.

Accessibilità: in auto (A14 + SS81 o 154 o SS17) o in bus/treni fino a Lanciano, poi tragitti locali rgpbio.itparcomajella.it.

Accessi naturali: parcheggio al sorgente Verde, ingresso Gole, abbazia fino ad altopiani.

Regole del parco: rispetto habitat, divieto di raccolta, attenzione ad animali selvatici e stagioni di nidificazione.


10. Conclusione

La Valle di Fara San Martino rappresenta un microcosmo straordinario: un’occasione unica per immergersi in una geologia spettacolare, una flora diversificata in fasce altitudinali, una fauna protetta e una storia culturale che spazia dal Neolitico ai monaci medievali, fino alla cultura contadina. Che tu sia appassionato di geologia, fotografia naturalistica, trekking, botanica o semplicemente desideri una vacanza fuori dal comune, questa valle offre un’esperienza autentica al cuore dell’Abruzzo.


🥾 1. Sentiero H5 – Fara San Martino → Grotta Canosa

Codice: H5

Tipo: Escursionisti esperti (EE)

Partenza: Piano del Lago (nei pressi di Fara)

Arrivo: Grotta Canosa

Lunghezza: ~14 km

Dislivello: +2 100 m | –100 m

Durata: ~6 h

Traccia: si risale il costone del vallone, si raggiunge Monte Tarì (1 467 m), Colle Incotto (~2 000 m), Cima dell’Altare e infine Sella di Grotta Canosa, dove si incontra H7


2. Anello G6‑H1‑G3 – Capo le Macchie → Monastero → Gole

Tipo: EE

Partenza/Arrivo: Contrada Capo le Macchie (≈650 m)

Dislivello: ca. +1 030 m | –1 030 m

Durata: 6–7 h

Descrizione:

G6: boschi e pietraie fino a Colle Bandiera e Grotta Callarelli (~1 553 m), con viste sulla Val Serviera e la costa adriatica.

H1: scende lungo il Vallone di Santo Spirito fino al Monastero di San Martino e alle Gole.

G3: ritorna a Capo le Macchie attraverso le sorgenti del torrente Verde it.wikipedia.org+15parcomajella.it+15alltrails.com+15.


3. Sentiero H1‑P – Gole di Fara → Monte Amaro

Codice: H1 + P parcomajella.it+2parcomajella.it+2parcomajella.it+2

Tipo: EE (Escursionisti Esperti)

Partenza: Parcheggio Gole (≈458 m)

Arrivo: Monte Amaro (2 793 m)

Dislivello: +2 300 m

Durata (solo salita): 8–10 h reddit.com+13parcomajella.it+13maiellaescursioni.it+13parcomajella.it+5montinvisibili.it+5it.wikiloc.com+5

Descrizione:

H1 attraversa il Vallone di Santo Spirito, Bocca dei Valloni, poi Valle di Macchia Lunga.Si incontra H2 verso Grotta dei Porci, poi faggete, Val Cannella, Rifugio Manzini (2 520 m), e infine il tratto roccioso verso il sentiero P che porta alla vetta outdooractive.com+15parcomajella.it+15it.wikipedia.org+15.

Variante con bivacchi: percorso consigliato su due tappe: Gole → Rifugio Manzini (6–7 h), rifugio → vetta + ritorno (7–8 h) .


4. “Valle di Santo Spirito – Monte Amaro” 

Lunghezza: ~23 km andata/ritorno

Dislivello: +2 350 m

Durata: ~23 km, per escursionisti esperti reddit.com+2alltrails.com+2maiellaescursioni.it+2



⏱ Riepilogo tabellare

Sentiero Codice Km Dislivello + Tempo Difficoltà Percorso
Grotta Canosa H5 14 +2 100 m 6 h EE Piano Lago → Grotta Canosa
Anello G6‑H1‑G3 G6-H1-G3 +1 030 m 6–7 h EE Capo Macchie → Gole → ritorno
Fara → Monte Amaro H1 + P +2 300 m 8–10 h EE Gole → Rifugio Manzini → vetta
Valle Santo Spirito 23 +2 350 m EE Andata/ritorno verso vetta
Anello completo H1-H5-H7-P 34 +2 359 m 13½ h EE Giro completo valloni+vetta

📝 Note importanti

Tutti i sentieri elencati sono EE – Escursionisti Esperti: richiedono buona preparazione fisica, ottimo orientamento e attrezzatura idonea (scarponi, acqua 3–4 L, bastoncini, abbigliamento tecnico a strati).

Spesso assente acqua a medio-alta quota, fatene razione.

Bivacchi disponibili: Grotta dei Callarelli (anello), Rifugio Manzini, Bivacco Pelino, Rifugio Pelino (H5, Amaro).

Le durate sono indicative e variano in base a condizioni meteo, passo, durata delle pause.


Fonti

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Beatrice Gizzo 01/07/2025